Pa, inversione per le «vecchie» fatture
Articolo del Sole 24 Ore datato 24 dicembre 2014
Le disposizioni in materia di split payment si applicano alle operazioni per le quali l’Iva diventa esigibile a partire dal 1° gennaio 2015. La legge di stabilità approvata definitivamente lunedì scorso ha introdotto tale termine che, di fatto, anticipa l’applicazione della misura e ne svincola l’efficacia alla preventiva autorizzazione da parte del Consiglio Ue. Quindi, dal 1° gennaio prossimo, le cessioni di beni e prestazioni di servizi poste in essere nei confronti della pubblica amministrazione vanno gestite, tanto dal fornitore che dal destinatario, secondo le regole dello split payment. Tutto ciò è vero a meno che non si consideri l’emanazione del decreto ministeriale a cui si fa riferimento nella disposizione che introduce il nuovo regime quale presupposto per l’entrata in vigore della intera normativa sullo split payment. Infatti, le regole dettate dalla Legge di Stabilità sono a contenuto programmatico, difficilmente implementabili in assenza di un supporto giuridico d’ordine tecnico. Tuttavia, la subordinazione dell’entrata in vigore dello split payment all’emanazione del decreto non è stata prevista dal legislatore, sicché è auspicabile che giungano quanto prima chiarimenti da parte dell’amministrazione finanziaria. In attesa di queste indicazioni, per la gestione del transitorio è possibile dare una serie di linee guida per gli operatori.
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